Professione & Previdenza Unite nella Crescita è l'informativa agli Associati nata nel dicembre 2009 come strumento di comunicazione e di aggiornamento sulle tematiche previdenziali di maggiore attualità e sui servizi di principale interesse per gli iscritti.

Newsletter n. 12025

Il Punto di Vista

Care Colleghe, Cari Colleghi, 

riprende l’appuntamento periodico con la nostra newsletter, che nel 2025 si arricchisce di una nuova sezione “Dicono di noi”, uno spazio per raccontare e far conoscere le attività a sostegno degli associati. 

Questo nuovo anno ci vede impegnati nella ripresa di molte attività a favore degli iscritti e della professione. Tanti i nuovi appuntamenti con “La Cassa sul territorio” per dialogare con i territori e con “CDC Edu”, il progetto di formazione universitaria per incontrare i futuri Dottori Commercialisti in aula e sensibilizzarli sulla cultura previdenziale.

Dialoghi

Secondo l’art. 38, comma 2 della Costituzione «…i lavoratori hanno diritto che siano preveduti ed assicurati mezzi adeguati alle loro esigenze di vita in caso di infortunio, malattia, invalidità e vecchiaia, disoccupazione involontaria» e aggiunge che «Ai compiti previsti in questo articolo provvedono organi ed istituti predisposti o integrati dallo Stato». Dunque, la disciplina costituzionale della protezione sociale non è solo di tipo statalistico e prevede che ad essa provvedano organi e istituti non istituiti e gestiti dallo Stato, ma soltanto da esso «predisposti o integrati», i cosiddetti corpi intermedi.

Ripercorriamo insieme al Prof. Sabino Cassese, Giudice emerito della Corte costituzionale, il percorso di autonomia tracciato in questi anni dagli Enti di previdenza privati, per approfondire il complesso rapporto tra pubblico e privato.

L'approfondimento

A cura di Alessandro Trudda, Responsabile Centro Studi Cassa Dottori Commercialisti

Possiamo affermare che, all’interno del panorama delle libere professioni, quella del dottore commercialista mantiene un buon appeal: i dati elaborati dalla Cassa Dottori Commercialisti evidenziano come i redditi degli iscritti presentino negli ultimi anni un deciso trend di crescita senza alcun segnale di rallentamento. Gli incrementi percentuali in doppia cifra (certamente superiori alla crescita del PIL italiano o di altre professioni) evidenziano uno sviluppo della produttività che può essere ricondotto a diverse ragioni: la tendenza in corso alle aggregazioni e alle specializzazioni, la capacità di generare reddito nei profili più collaudati, ecc..