2017: asset allocation e piano d’impiego
Il 30 novembre scorso a Roma l’Assemblea dei Delegati ha approvato l’Asset Allocation e il Piano di Impiego che definiscono il percorso strategico degli investimenti per il prossimo anno, dettando, nel contempo, le linee guida per il prossimo futuro.
Il piano di investimenti proposto nel budget 2017 prevede la realizzazione di investimenti per complessivi € 948,2 milioni, suddivisi secondo gli importi riportati nella figura 1.
Per il 2017 le attese degli analisti non presentano sostanziali novità rispetto all’ultimo biennio, in cui politiche monetarie, vicende elettorali, conflitti, evoluzioni del contesto politico ed economico a livello globale ed altri eventi più o meno attesi hanno fatto registrare bruschi movimenti di breve periodo ed una volatilità elevata dei mercati.
In considerazione di ciò, nel prossimo anno verranno privilegiate strategie flessibili, in grado di reagire tempestivamente alle evoluzioni di mercato, mantenendo un profilo di rischio/rendimento adeguato. Per le medesime ragioni le fasce di variabilità di ciascuna Asset Class nelle quali sono investite le risorse della Cassa sono state mantenute ampie, per poter fronteggiare, ove necessario, eventuali trend di breve termine.
Rispetto al passato e con l’obiettivo di una sempre più efficiente diversificazione del portafoglio, per quanto riguarda la componente immobiliare, sia diretta che indiretta, è previsto un ruolo maggiore. In particolare la quota indiretta sarà assorbita dal fondo immobiliare riservato “Secondo RE”, che raccoglie l’ottima eredità della prima esperienza del fondo “Primo Re”.
Sul fronte obbligazionario, oltre a premiare l’approccio flessibile come sopra menzionato, continueremo a monitorare con attenzione il tema inflazione, con il duplice scopo di valutare le attese sulla stessa (seppur non ci siano segnali di repentina crescita dei prezzi) e di proteggere le passività dell’Ente acquistando a prezzi convenienti.
Il comparto azionario è quello che assorbe buona parte del budget di rischio e nell’immediato futuro presenterà ancora un’elevata dispersione dei rendimenti, richiedendo, pertanto, un approccio conservativo e flessibile.
Anche nel piano di impiego per il 2017 sono state previste strategie multi asset di tipo total return affidate a gestori con obiettivi e limiti di rischio predefiniti.

2 La macro Asset Class “Investimenti Alternativi” comprende Materie Prime, Private Equity, Hedge Funds/Altri Alternativi e Infrastrutture di cui alla fig.3.
Fig. 2 - Fasce di variabilità
Il comparto monetario offre per lo più rendimenti reali negativi, presentando una certa asimmetria in termini di trade off rischio/rendimento. Per queste ragioni la giacenza di liquidità, comunque remunerata a tassi superiori al mercato, sarà mantenuta secondo un piano programmatico di fabbisogno finanziario definito.
L’incremento delle strategie alternative, iniziato ormai da un biennio, sarà uno degli obiettivi anche per il 2017: da un lato si consoliderà l’allocazione attuale e dall’altro si svilupperà ulteriormente il programma tramite l’internazionalizzazione e l’esplorazione di ulteriori forme di investimento.
In conclusione, possiamo affermare che il piano di investimenti prefissato verrà condotto in piena continuità con quanto svolto negli anni scorsi e perseguendo l’obiettivo primario di preservare il capitale, puntando ad una crescita costante, nel rispetto di un limitato profilo di rischio grazie alla diversificazione tra investimenti tra loro decorrelati. Non deve, infatti, essere mai dimenticata la nostra missione primaria, che è quella di garantire prestazioni ed assistenza adeguate.
Pertanto, sì agli investimenti sia finanziari che nella economia reale, ma solo con gli strumenti che risultino adeguati a seguito di un attento e professionale processo di selezione, e mantenendo un loro continuo monitoraggio.
Stefano Distilli
Consigliere CNPADC