Editoriale di Walter Anedda

Gentili Colleghe,
Egregi Colleghi,
è davvero un piacere trovarmi ancora una volta a guidare la nostra Cassa, in una cornice rinnovata e impreziosita dai recenti risultati ottenuti, con al fianco una nuova squadra e pronto a recepire le istanze di un’Assemblea anch’essa composta da tanti Delegati alla prima esperienza.
Colgo con questo un segnale forte da parte di tutta la Categoria nella direzione di voler dare continuità al lavoro svolto negli ultimi anni, come hanno dimostrano anche i risultati elettorali su scala nazionale.
Con orgoglio e forte senso di responsabilità sono pronto ad accettare questa nuova sfida e a condividerla con i colleghi Consiglieri e Delegati per rendere sempre più sicuro il futuro pensionistico dei nostri Associati.
Eccoci quindi ancora qui, insieme alla nuova Assemblea di categoria, ad affrontare con fiducia e responsabilità le sfide che ci attendono, già in parte evidenziate nel programma elettorale della lista che ho avuto l’onore di guidare durante l’ultima tornata elettorale.
Vogliamo puntare sulla “continuità”, perché l’impegno profuso negli ultimi mandati a sostegno della nostra previdenza ha prodotto risultati tutt’altro che marginali, tanto sul fronte della copertura pensionistica, quanto su quello della ricerca di adeguatezza ed equità, agendo sul piano normativo e regolamentare.
Riteniamo preservare fortemente la nostra “autonomia”, elemento di garanzia per svolgere il nostro compito, scevri da qualsiasi condizionamento esterno, nella consapevolezza che vi è ancora un pensiero politico permeato dalla volontà di poter sostituire il concetto di vigilanza pubblica con quello di controllo pubblico.
I numeri sono chiari, e dimostrano che si è lavorato bene sia sul fronte delle strategie di investimento – 6,5 miliardi di riserve accumulate e un avanzo di gestione che nell’ultimo quadriennio ha superato i 500 milioni di euro l’anno – sia sulla capacità attrattiva, derivante dalle positive politiche gestionali, che ha permesso di mantenere un solido trend demografico fino a raggiungere nel 2015 i 65.000 iscritti attivi.
Abbiamo, tuttavia, l’ardire di ritenere che ancora molto potrà essere fatto sul fronte delle aspettative previdenziali, in particolare per le nuove generazioni che vedranno l’assegno calcolato unicamente con il metodo contributivo. Giovani Dottori Commercialisti che vanno sostenuti con forza nel momento dell’inserimento nel mondo del lavoro professionale, in modo da consentire loro di essere competitivi sul piano qualitativo e tecnico, in un mercato sempre più “affollato” ed esigente ma che, contemporaneamente, proprio perché richiede sempre nuove competenze e professionalità, offre ulteriori opportunità di sviluppo.
Se ci soffermiamo per un secondo sul futuro della professione, capiamo che la musa ispiratrice altri non può essere che l’idea di salvaguardare i giovani soprattutto nella fase di start-up
della professione, momento delicato in cui è necessario metterli nelle condizioni di poter incrementare il proprio montante ma, contemporaneamente, di agevolarli nella concreta difficoltà di
assolvere all’obbligo contributivo.
Ulteriore impegno dovrà essere riservato alla continua ricerca di equità e adeguatezza pensionistica, nella considerazione che, ancorché dopo la messa in sicurezza dei conti con la riforma del 2003 siano stati fatti passi da gigante (utilizzo di un’aliquota di computo superiore a quella di finanziamento, accredito di quota parte del contributo integrativo sui montanti, utilizzo del fondo extra rendimento a favore degli iscritti), molto può essere ancora fatto per dare una maggiore serenità previdenziale ai nostri colleghi.
In quest’ottica, particolare rilievo sarà dato alla capacità di accompagnare il trattamento pensionistico con riforme di welfare complementare, che in termine di valore di servizi offerti possano
essere di ben maggior utilità durante la nostra vecchiaia, in una fase demografica caratterizzata da un progressivo incremento della vita media ma, di conseguenza, da sempre maggiori
esigenze di assistenza.
Sono certo tutti metteranno il massimo impegno nell’affrontare coraggiosamente queste sfide, contando anche sulla capacità di ogni singolo iscritto di essere esso stesso stimolo e supporto
per la nostra attività, non facendoci mancare quegli spunti critici che, in modo costruttivo, possono efficacemente servire a migliorarci sempre più, passando da una maggiore presenza
della Cassa sul territorio, anche con l’apprezzato servizio di consulenza personalizzata agli Associati.
Rivolgendo a Voi e alle vostre famiglie i migliori Auguri per le prossime festività Vi invito a una buona lettura.
Il Presidente
Walter Anedda