Il budget 2017
Il Budget 2017, predisposto nella seduta del 19 Ottobre 2016 dal precedente Consiglio di Amministrazione, è stato presentato, dalla nuova governance della Cassa e dal Suo Presidente Walter Anedda, alla nuova Assemblea dei Delegati, che lo ha approvato il 30 novembre 2016.
Le previsioni del 2017 stimano per il prossimo anno un avanzo corrente pari a 466 milioni di euro e un totale del patrimonio netto al 31 dicembre 2017, cumulando il dato della seconda revisione di budget 2016, che supera per la prima volta nella storia dell’Ente la soglia dei 7 miliardi di euro. Questo ammontare esprime una copertura di 27 annualità delle pensioni correnti 2017 (come evidenziato nella figura 1).
Al 31 dicembre 2017 gli iscritti attesi, inclusi 3.773 pensionati attivi, ammontano a 68.021 ed evidenziano un incremento del 2,2% rispetto all’ultima previsione 2016 (pari a 66.571 di cui 3.696 pensionati attivi). Le iscrizioni attese nel 2017 ammontano a 2.450, le cancellazioni e cessazioni a 1.000, con un effetto netto previsto pari a 1.450 unità. Sulla base di tali previsioni, i ricavi della contribuzione soggettiva ed integrativa ammontano complessivamente a 687 milioni di euro con un incremento di 5 milioni rispetto alle previsioni aggiornate del 2016, dovuto all’incremento degli iscritti.
Il numero di pensionati è previsto a fine 2017 pari a 7.855 con un incremento del 7,2% rispetto alla previsione aggiornata del 2016 (pari a 7.327). In termini di rapporto “Iscritti/pensionati” lo stesso, alla fine del 2017, è stimato pari a 8,7 volte (come evidenziato nella figura 2) . Rispetto ai dati del budget 2016, l’onere dei trattamenti pensionistici, pari a 273 milioni di euro, denota un aumento netto di oltre 13 milioni e riflette essenzialmente gli effetti delle nuove delibere per pensioni con decorrenza 2017.
Il 2017 sarà l’anno di entrata in vigore del Regolamento Unitario in materia di Previdenza ed Assistenza della CNPADC.
Il nuovo Regolamento sostituirà tutta la vigente normativa regolamentare, introducendo nuovi istituti che comportano alcune modifiche dell’impianto contributivo, previdenziale ed assistenziale della Cassa, i cui effetti sui numeri sono stati riflessi nel documento previsionale 2017. A livello contributivo, ad esempio, sono previste agevolazioni per i primi tre anni di iscrizione anche per i neo iscritti che abbiano già compiuto i 35 anni, dal punto di vista assistenziale sono state introdotte due importanti novità, concernenti la facoltà di richiedere un contributo a causa di infortunio, che si aggiunge all’evento malattia, e il riconoscimento di un contributo per gli orfani di dottore commercialista. Il dato delle prestazioni assistenziali previste per il 2017 evidenzia, anche per effetto di queste novità, un incremento del 10% rispetto allo scorso anno,
attestandosi a 14,6 milioni di euro.

Fig. 1 - I principali indicatori economici
Il documento di budget tiene altresì conto della nuova definizione del tasso annuo di capitalizzazione dei montanti contributivi che, dal 2016, è pari alla media quinquennale dei rendimenti degli investimenti, con un valore minimo garantito dell’1,5% e con un valore massimo pari al più alto tra la media quinquennale del PIL e la media quinquennale del tasso di redditività del patrimonio indicato nell’ultimo bilancio tecnico, che si assume non potrà essere in ogni caso superiore al 3%.
Per quanto attiene alla gestione del patrimonio investito nel settore mobiliare, il piano di investimenti proposto nel budget 2017 prevede la realizzazione di investimenti per complessivi 730 milioni di euro che proiettano un portafoglio alla fine dell’anno, al valore di sottoscrizione, pari a oltre 6 miliardi. I riflessi economici della gestione 2017 del patrimonio mobiliare includono un totale dei proventi lordi pari a 144 milioni di euro, in linea con le previsioni del precedente esercizio.
Per quanto riguarda la gestione del patrimonio immobiliare, il piano 2017 include 218 milioni di nuovi investimenti di cui 88 milioni per acquisto diretto di immobili. La redditività lorda prevista dal patrimonio immobiliare gestito in forma diretta si attesta al 4,4% con un totale canoni pari a 15 milioni in crescita del 4,2% rispetto al 2016. Continua l’opera di riqualificazione del patrimonio immobiliare con un importante “sforzo” manutentivo, pari ad oltre 4 milioni di euro per il 2017.
Ulteriori 130 milioni di euro sono stimati per l’acquisto indiretto di immobili attraverso la sottoscrizione di quote di fondi immobiliari, in cui la parte preponderante è stimata ad appannaggio del neo-costituito Fondo riservato, “Secondo Re”.
Per un commento di dettaglio circa le scelte strategiche di Asset Allocation si rimanda all’articolo di questa newsletter dedicato all’argomento.
Michele Pirotta
Consigliere CNPADC