Nel mezzo del cammin di nostra vita
“Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai per una selva oscura, ché la diritta via era smarrita...”
La famosa citazione rappresenta lo stato d’animo in cui mi sono ritrovata tempo addietro in un momento particolarmente complesso della mia vita professionale e personale: il lavoro sempre più difficile e intricato, le responsabilità gravose e la vita familiare da dover gestire al meglio con due figli adolescenti e quindi ‘incandescenti’.
Credo che sia stato lo stress perenne a cui ero quotidianamente sottoposta e l’ineluttabile scorrere del tempo della vita che ad un certo punto, quasi in maniera improvvisa, mi ha portato a riflettere, con un certo sgomento, su quello che avevo costruito fino a quel momento, su quello che avrei potuto continuare a costruire per la mia vita professionale e per la tranquillità dei miei amati ‘pargoli’ (per le mamme i figli rimangono sempre piccolini) e mia, in età - per così dire - ‘avanzata’.
E’ stato così che, piano piano, ho iniziato a focalizzare l’idea di quella che avrebbe potuto essere la mia pensione, la sicurezza nel corso della vita futura mia e dei miei ragazzi, ed è stato così che ho iniziato ad approfondire le tematiche inerenti alla nostra Cassa di Previdenza e Assistenza Professionale, fino a decidermi ad effettuare il riscatto di laurea, anche se, a dire la verità, almeno mentalmente, credo che chi esercita la nostra professione non andrà mai in pensione.
Da lì il salto è stato breve, sensibilizzata anche da una nostra collega che in quel periodo aveva avuto seri problemi di salute (per fortuna, felicemente risolti) ho continuato ad interessarmi alla nostra Cassa di Previdenza e Assistenza seguendo con profonda attenzione un settore della nostra vita professionale che fino a quel momento aveva rappresentato per me solamente un altro arido adempimento obbligatorio che andava ad aggiungersi a quelli già tanto numerosi a cui siamo costretti ogni giorno.
L’interesse è stato positivamente contraccambiato dall’aver scoperto un mondo “nuovo”, sia dal punto di vista meramente tecnico, sia, soprattutto, dall’ambiente costruttivo che mi coinvolgeva sempre di più e dalle tante persone in gamba che ho avuto la fortuna di poter conoscere entrando a far parte in maniera attiva di questo ambito.
Dapprima, il nostro past President, Renzo Guffanti, che, insieme a Monica Vecchiati, ho incontrato in primavera a Perugia nel corso di un convegno organizzato presso il mio Ordine di appartenenza, del quale mi ha colpito la forza e la tenacia nell’esporre gli ottimi risultati conseguiti per la nostra categoria, poi il nostro attuale Presidente, Walter Anedda, che nel corso dell’ultima Assemblea tenutasi a Roma il 30 novembre scorso ha avuto la capacità di spiegare, con chiarezza e con uno spiccato vigore, a tutti i Delegati le importanti strategie che, con il nuovo Consiglio insediato, intende perseguire nell’interesse di tutti noi iscritti.
Infine, i colleghi Consiglieri, Sindaci e tutti i Delegati con cui ho avuto il piacere di confrontarmi.
Sono stata eletta delegata alla Cassa solo di recente, e di questo desidero pubblicamente ringraziare il mio stimatissimo collega di Perugia Massimo Bugatti che ha saputo avvicinarmi, fino a coinvolgermi sempre di più, a questo mondo con la sua instancabile pazienza, con la sua profonda conoscenza degli aspetti tecnici e con la sua indiscussa signorilità e generosità nel trasmettere le sue competenze.
Sono ancora all’inizio, con umiltà sto approfondendo piano piano gli argomenti di interesse in materia previdenziale ed assistenziale, in modo tale da poter essere io stessa un elemento ulteriore di conoscenza a favore dei molti colleghi che come tutti noi lavorano quotidianamente a testa bassa “nella selva oscura” delle norme che troppo spesso siamo costretti a subire.
Ho accettato la sfida di candidarmi come delegato alla nostra Cassa, sono molto contenta di questa nuova esperienza che mi è stata offerta, mi auguro di poter svolgere al meglio il compito che mi è stato assegnato e ringrazio tutti Voi per la fiducia che mi è stata accordata.
Da ultimo, permettetemi di approfittare di quest’occasione per rivolgere un pensiero particolare di affetto e di solidarietà ai nostri colleghi recentemente colpiti così violentemente dal sisma, con l’auspicio che al più presto possano tornare a svolgere una vita professionale e familiare serena e normale.
Un grande abbraccio a tutti i miei colleghi vicini e lontani.
Cristina Bertinelli
Dottore Commercialista e Delegato CNPADC in Perugia